LE PROBABILITA' DI SUCCESSO DELLA SCUOLA SONO DIRETTAMENTE PROPORZIONALI ALLA CAPACITA' DEGLI INSEGNANTI DI COLLEGARE LA SCUOLA STESSA AL MONDO DEI "NATIVI DIGITALI" PER DOTARLI DI STRUMENTI CHE CONSENTANO LORO DI RICICLARSI IN UN MERCATO DEL LAVORO IN COSTANTE E RAPIDA TRASFORMAZIONE

giovedì 26 febbraio 2009

Definire l'alfabetizzazione tecnica: un compito non facile

Mai la questione della tecnologia nell'era della competizione globale è stata più sentita dagli americani: la Cina incombe minacciosa. Ed ecco allora che il governo federale ha deciso di nominare una commissione per la definizione di test che valutino l'abilità degli studenti di competere nel mercato globale e stare al passo con la tecnologia. A leggere l'articolo di Andrew Totter (Tech Literacy Confusion - What should you measure?) ci si rende conto dell'estrema complessità del compito a cui tale commisione - nominata nel dicembre scorso e che dovrà produrre un progetto pilota entro il 2012 - si accinge.

Innanzitutto perché sembra che ci sia un po' di confusione negli USA in merito al temine "Tech Literacy", ovvero Alfabetizzazione Tecnica (AT) che si è affiancata quella tradizionale.
Che ai ragazzi "nativi digitali" non basti più esprimersi solo con le parole, alle quali si e aggiunta una nuova varietà semantica costituita da suoni, musica, immagini, video ed avatar sapientemente coniugata con abilità di elaborazione multimediale è un fatto, cosa includa l'AT è ancora da vedere.

C'è chi pensa che l'AT riguardi processi e convenzioni delle comunità online, la comunità scientifica è convinta che le abilità necessarie nel 21° secolo includano solo scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (le cosiddette materie STEM), altri invece credono che sia necessario concentrarsi sulle problematiche di sicurezza, proprietà intellettuale e ciber-bullismo. Al di là dello sforzo del governo centrale americano di promuovere l'AT con la legge "No Child Left Behind", ogni distretto si è poi regolato come riteneva più opportuno: solo 10 stati hanno test standard per l'alfabetizzazione tecnica. Alcune aziende di servizi ne hanno approfittato per progettare curriculum e test (ets.org/iskills/ e Learning.com), senza però arrivare ad un consenso o ad una definizione condivisa.

A complicare ulteriormente il compito della National Commission Assessment Board" contribuirà l'eterogeneità della sua composizione - ingegneri e rappresentati dell'Associazione per l'Istruzione Tecnologica - che la porterà inevitabilmente e ricercare un compromesso fra l'ottica industriale orientata verso la carriera e le TIC.

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