LE PROBABILITA' DI SUCCESSO DELLA SCUOLA SONO DIRETTAMENTE PROPORZIONALI ALLA CAPACITA' DEGLI INSEGNANTI DI COLLEGARE LA SCUOLA STESSA AL MONDO DEI "NATIVI DIGITALI" PER DOTARLI DI STRUMENTI CHE CONSENTANO LORO DI RICICLARSI IN UN MERCATO DEL LAVORO IN COSTANTE E RAPIDA TRASFORMAZIONE

lunedì 6 aprile 2009

Computer in strada per i bimbi indiani: una iniziativa originale che sta dando risultati notevoli



Delle relazioni messe disponibili on-line del convegno torinese conclusosi il 26 marzo scorso "Un Giorno di Scuola nel 2020" organizzato dalla Fondazione per la Scuola Compagnia di San Paolo, l'intervento che ho trovato più interessante è stato quello di Sugata Mitra, Professore di Tecnologia della didattica e Direttore di ricerca, School of Education, Communication and Language Sciences,dell'Università di Newcastle, UK. Il docente ha presentato un modello di apprendimento autorganizzato volto a recuperare lo svantaggio della perifericità geografica ove massima è la necessita di aver accesso a tecnologie per l'istruzione perché è proprio lì che non esistono buone scuole o buoni insegnanti.
La "HiWEL" (Hole-in-the-wall education Limited), ha allestito delle postazioni computer in strada resistenti alle intemperie e ad eventuali tentativi di manomissione e piccoli furti, in grado di funzionare autonomamente ma dotate anche di un dispositivo di controllo a distanza (Remote Monitoring Station) per monitorarne l'utilizzo giornaliero. L'accesso costantemente disponibile permette ai bambini (le pensiline di riparo sono volutamente posizionate ad un altezza ridotta per evitare l'utilizzo delle postazioni da parte di adulti) di scoprire software didattico che coinvolge i piccoli in progetti concreti direttamente riferibili alla loro vita quotidiana: verifiche didattiche accuratamente programmate hanno fatto riscontrare nei piccoli utenti, non solo un rendimento scolastico maggiore, ma, cosa ancora più importante, sviluppo di abilità collaborative e una abilità indirettamente indotta di analizzare e sintetizzare e valutare informazioni che farà di loro dei long-life learner. Grazie ai loro speciali "buchi nei muri" i bambini trovano informazioni, raccolgono dati e stilano relazioni per la comunità.
L'India progetta di poter far accedere all'istruzione di base entro il 2010 tutti i bambini e - sopratutto - le bambine dai 6 ai 14 anni residenti sia in zone rurali che urbane e l'iniziativa del HiWEL sembra la chiave di volta per garantire sia l'inclusività che la qualità auspicabile per una tale iniziativa.
Non vi è alcun dubbio che il futuro dell’istruzione sarà molto diverso dalla situazione odierna: non può non colpire la voglia di scoprire, conoscere, apprendere che fa accalcare i bambini che si vedono nel video della CNN qui sotto (le postazioni sono state una fonte di ispirazione per il film "Slumdog Millionnaire"), una curiosità che la scuola che resta indietro legata alle sue radici industriali, con insegnanti arroccati nella loro illusione di detenere tutto il sapere e la formula magica per somministrarlo ai loro studenti, non sa più cosa sia. Anche i docenti che usano i TIC spesso si guardano bene dal mettere in discussione il funzionamento del sistema di istruzione (George Louis Baron), mentre ciò di cui hanno bisogno gli studenti oggi è
- usare tecnologia ovunque e in ogni momento il loro apprendimento lo richieda per accedere ad informazioni indispensabili per perseguire i loro obiettivi
- usare un ampio raggio di risorse di apprendimento e collaborazione con gli altri in un ambiente che fornisca servizi on line ovunque essi siano e garantisca l'accesso a quel supporto per l'insegnamento e l'apprendimento formale che è la rete(Levy and Murnare citati da Doug Brown).
Ai docenti testardi che si reputano fonti di sapere intoccabili vorrei far notare che quando la BBC il 24 agosto 2006 alle 13.30 informò che i pianeti del sistema solare erano diventati improvvisamente solo 8 perché gli astronomi avevano rivisto le caratteristiche dei pianeti, alle 13:31 l’articolo di Wikipedia era già aggiornato e fu ritoccato ben 90 volte prima della mezzanotte dello stesso giorno; e che usare Open Courses universitari del MIT è come trovare 40.000 $ su una panchina come ha detto un certo Michael da una cittadina rurale americana.
Eric van Hippel docente del MIT, e autore dell'opera "Democratizing innovation" utilizza la parola "prosumer", che epitomizza la natura di network cooperativo di creazione della conoscenza della rete fondendo "producer" e "consumer": l'insegnamento dei prossimi decenni dovrà essere incentrato sul discente, dovrà essere ricco di tecnologia, esplorativo per natura e focalizzato alla risoluzione di problemi (Tracy Grey).

1 commento:

  1. Un paese diviso in caste mostra un esempio di autentica democrazia mentre un paese che mente anche sulla divisione in classi sociali non potrà che "dittatorialmente" e "dogmaticamente" voltare lo sguardo di fronte al problema della massificazione dell'ignoranza.

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