LE PROBABILITA' DI SUCCESSO DELLA SCUOLA SONO DIRETTAMENTE PROPORZIONALI ALLA CAPACITA' DEGLI INSEGNANTI DI COLLEGARE LA SCUOLA STESSA AL MONDO DEI "NATIVI DIGITALI" PER DOTARLI DI STRUMENTI CHE CONSENTANO LORO DI RICICLARSI IN UN MERCATO DEL LAVORO IN COSTANTE E RAPIDA TRASFORMAZIONE

domenica 1 marzo 2009

SIgnificativi i risultati del Digital Youth Project

Per analizzare il comportamento dei giovanissimi americani in rete, la MacArthur Foundation, ha finanziato uno studio treinnale di ricerca Digital Youth Project al quale ha partecipato anche la nota antropologa culturale Mimi Ito. Il rapporto, pubblicato a novembre 2009, è estremamente interessante per capire come i giovani si avvicinano alla tecnologia e aiuta a sfatare molti pregiudizi e allarmismi comuni fomentati anche dai media che tendono a dipingere la nuova generazione di nativi digitali come asociali, dediti a pratiche inutili quando non dannose.
Fondamentalmente gli autori della ricerca hanno individuato 3 tipi di attività diverse a cui i ragazzi si dedicano il rete: l“hanging out” che consiste nel coinvolgimento in attività sociali, il “messing around” che riguarda la sperimentazione con giochi, network e tecnologia dei meno esperti e “geeking out” ovvero l’interesse in tematiche specifiche tecnologiche e la creazione di comunità di interesse da parte degli esperti della tecnologia.
A tale rapporto si affianca anche un libro più completo intitolato “Hanging Out, Messing Around, and Geeking out”.

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